Pochi pilastri implantari hanno avuto un’importanza clinica così rilevante come il pilastro Low Profile.
Grazie a questo pilastro protesico la realizzazione di protesi avvitate soprattutto di intere arcate, molto spesso abbinate a protocolli di carico immediato si è notevolmente semplificata, permettendo di ottenere risultati con un’elevata valenza estetica e mantenendo la possibilità di reintervenire sulla protesi in qualsiasi momento e con grande semplicità.
L’evoluzione del pilastro Low Profile che nasce dal pilastro conico per protesi avvitata, diritto e angolato, è un piccolo, grande capolavoro di ingegneria e produzione biomedicale. Basti dire che l’altezza della parte conica del pilastro è passata dai circa 7 mm dei pilastri precedenti agli attuali 2,2 mm del Low Profile. Questo non solo nella componentistica diritta ma anche in quella angolata, che ha rappresentato una sfida ancora maggiore per i progettisti che hanno dovuto escogitare soluzioni decisamente innovative. E’ stato ad esempio necessario realizzare una vite protesica che ingaggiasse un numero inferiore di spire, per non andare ad interferire con l’alloggiamento della vite del pilastro. E’ stato poi necessario disassare, sempre nelle componenti angolate, il cono protesico del pilastro rispetto all’asse implantare, per avere gli spazi necessari alla realizzazione di una componente con queste caratteristiche.
Il beneficio clinico che queste soluzioni permettono di ottenere è enorme, basti pensare che con i pilastri Low Profile, diritti e angolati, l’ingombro della componentistica, sommando pilastro, cilindro e vite è di soli 6 mm. Calcolate pure un ulteriore 1,5 mm di rivestimento estetico e avremo un ingombro minimo, necessario per tutta la protesi di soli 7,5 mm; praticamente meno dell’ingombro della sola componentistica per un pilastro avvitato di precedente generazione!
Un’altra grande differenza tra i nostri “original Low Profile” e tutti gli altri pilastri che hanno tentato di imitarne le caratteristiche è la possibilità di scegliere tra 12 posizioni quella più corretta per il posizionamento del foro di uscita protesico per il pilastro angolato. Questa è una soluzione molto comoda per il protesista ma dal punto di vista ingegneristico è molto complessa; prova ne è che la maggior parte dei pilastri angolati per protesi avvitata sul mercato offre solo sei posizioni per collocare il foro della vite protesica.
Particolare attenzione è stata posta dai progettisti alla semplificazione delle procedure cliniche. Tutti i pilastri Low Profile sono confezionati con dispositivo di montaggio che aiuta l’operatore a posizionare con grande facilità le componenti, anche quelle angolate. Il Low Profile diritto è disponibile anche nella versione monocomponente, per accelerare le fasi di connessione dove possibile.
Le componenti sono sterili, questo per poterle utilizzare anche nelle procedure di carico immediato nella prima fase chirurgica con i benefici biologici che questo comporta. Infatti sappiamo che un pilastro connesso all’impianto e non più rimosso contribuisce in maniera significativa al mantenimento dei livelli ossei marginali come anche portare tutte le manipolazioni protesiche ad un livello superiore di quello della connessione implantare.
Tutti i pilastri, indipendentemente dalla piattaforma di connessione implantare (3,4 mm, 4,1 mm, 5 mm), hanno un’unica piattaforma protesica (4,8 mm) perciò tutte le relative componenti (cilindri, coping da impronta, viti) sono di uguale diametro, con grandi benefici per la semplicità d’uso e l’ organizzazione dello studio odontoiatrico.
Un’ultima considerazione va dedicata alla capacità degli operatori della Zimmer Biomet di ottenere componenti realizzati con standard di produzione eccellenti, non solo per la precisione ma anche per il grado di finitura della componente, ottenuto solo con strumenti rotanti che rendono la superficie del pilastro particolarmente detergibile e rispettosa della salute dei tessuti.